La Fiat 126 prima serie

Il modello

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    Fabio

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    La 126 nasce per affiancare e successivamente sostituire la Fiat 500 (versione 500 R con cui condivide buona parte delle soluzioni meccaniche a partire dal propulsore).
    Il suo compito è assai complicato, non era facile sostituire un mito che, nonostante pendesse verso l'obsolescenza contava ancora molti giudizi favorevoli.
    L'impatto fu abbastanza tiepido e fu definita dalla critica "la brutta copia della 500".
    Effettivamente la 126 manteneva l'impostazione e la meccanica di base della 500.
    Gli ingegneri Fiat disegnano una carrozzeria più squadrata ispirandosi alla concept car "Manzuniana" City taxi, al passo con le mode degli anni '70. Da sottolineare sono le piccole doti riguardanti la sicurezza, difatti sulla 126 troviamo il circuito dei freni sdoppiato, il piantone dello sterzo segmentato con due snodi cardanici, lo specchietto interno costruito in modo da sganciarsi facilmente in caso di urto per non provocare danni ai passeggeri e la modifica più vistosa è lo spostamento del serbatoio della benzina sotto il sedile posteriore, al riparo da eventuali urti, lasciando un piccolo baule, con cofano del tipo a coperchio e con apertura controvento, a disposizione, il quale però continua a custodire la ruota di scorta.
    Come da tradizione Fiat sarà successivamente disponibile la versione con il tetto apribile in tela, chiamata “Tetto apribile” (foto a lato) questa volta non è più di serie, ma è diventato un accessorio fornito a richiesta, così come i vetri posteriori apribili a compasso.

    La prima serie viene prodotta fino al 1976, il 1° agosto 1975 si conclude la produzione della 500 R, da quel momento la Fiat 126 ha il compito di proseguire da sola la storia del bicilindrico ad aria.

    La Tecnica

    A livello meccanico troviamo il solito bicilindrico, siglato 126 A 000, montato a sbalzo posteriormente raffreddato ad aria forzata con cilindrata aumentata a 594cc, grazie a cilindri con diametro di 73.5 mm, che con un nuovo albero a camme, il carburatore Weber 28 raggiunge 23 CV e permette, con un nuovo rapporto al ponte 8/39, di spingere la vetturetta fino a 105 Km/h.
    Altre novità le troviamo nel cambio a quattro velocità con 2°, 3° e 4° provviste di sincronizzatori, i quali permettono di evitare le affascinanti doppiette (seppur impegnative per chi è alle prime armi); nelle ruote composte da cerchioni con canale di 4 pollici e pneumatici 135-12 radiali.

    Edited by Fabius92 - 2/3/2013, 12:50
     
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